Perché è importante dare un sostegno in forma di microcredito ai piccoli contadini.
Ho chiesto Kassim che lavoro fa e lui ha risposto: “Sono disoccupato”. Dopo un approfondimento a proposito alla sua disoccupazione lui mi ha rivelato che è un “farmer”, un contadino,che ha un pezzo di terra e la coltiva per nutrire se stesso e la sua famiglia.
La maggioranza delle persone incontrate che dichiara di non avere un lavoro risponde in questa maniera nonostante in realtà siano contadini.
Perché per loro”fare il contadino” non è un lavoro?
Da una ricerca di “Action Aid” presentata il 17.09.2010 a Morogoro durante il “World Food Day” risulta che in 65 Distretti della Tanzania milioni di persone soffrono la fame. Un “disturbante” 85% della popolazione dipende completamente dell’agricoltura. Nonostante questo la maggioranza dei contadini non può soddisfare il proprio bisogno alimentare per l’intero anno. Il 80% dei contadini usa ancora la zappa.
Il 79,7% delle donne ed il 70,6% degli uomini si occupano dell’agricoltura.(07.09.2010, The Citizen)
Una delle ragioni per cui il contadino non vede la sua attività produttiva come un “lavoro” è senz’altro il fatto che non produce profitto, anzi è un’attività in perdita.
Secondo me è molto importante dare ai piccoli contadini un Microcredit per fare in modo che possano produrre di più (surplus) e soprattutto così possano riconoscere la loro attività come un lavoro “vero”. Inoltre questo può rendere il coltivatore autosufficiente e può migliorare la sua vita evitando di far aumentare la fuga verso le grandi città dove i contadini saranno veramente dei disoccupati.
Susanne EM Bardeleben Dar Es Salaam, Settembre 2010