Pubblichiamo oggi dei preziosi contributi di Susanne, socia fondatrice di MICHE (perché la Tanzania la si conosce anche così!) : La sete per la luce
Il mare è calmo e un profumo di alghe, pesce e sale bagna la spiaggia argentata di Kilwa Masoko. In lontananza volano piccole barche locali di vela. Ancora questo paesaggio vergine è incontaminato dai turisti.
Sotto un albero enorme, di cui il nome non so e mi chiedo come abbia potuto resistere al vento cosi vicino al mare, stanno discutendo Hussein e Beatus sulla campagna elettorale, sul Presidente Kikwete che era arrivato con il suo entourage e sull’elettricità che dava sollievo a tutti e sul fatto che da quando era partito il presidente non c’era nemmeno più l’elettricità. Ecco… Kilawa Masoko è di nuovo nel buio.
Vicino alle isole Bongo Bongo è stato trovato il gas con il quale è stata collegata, durante la breve visita del presidente, la centrale elettrica del distretto di Kilwa la quale forniva elettricità, purtroppo in modo molto irregolare. Tutti stanno facendo, come Hussein e Beatus, varie ipotesi sulla scomparsa dell’elettricità che normalmente si interrompe e non c’è ogni giorno.
Il governo della Tanzania progetta di spendere 103 miliardi di TZSh. per l’installazione di elettricità per il prossimo anno. Un tale piano è raccomandabile per un paese dove circa 80% di circa 40 milioni di persone vivono in zone rurali. L’elettricità costituisce 0,6% dell’uso dell’energia totale. L’elettrificazione nelle zone rurali porta uno sviluppo socio-economico ed inverte il corso di emigrazione rurale-urbano per la ricerca di un impiego.
L’elettrificazione diminuisce la deforestazione perché la legna è la fonte di energia nelle zone rurali ed anche nelle città. La legna e la carbonella costituiscono il 93% del consumo totale dell’energia del paese. Circa 400.000 ettari di foresta vengono distrutti ogni anno, lasciando il paese vulnerabile alla erosione (The Cityzen 5.07.2010)
Hussein e Beatus se ne vanno lentamente lungo la spiaggia esprimendo con grandi gesti la loro delusione. Il vento si alza ed anche io torno nel mio container dell’alberghetto sapendo che il fresco del ventilatore non ci sarà perché il proprietario risparmia dove si può a causa dei prezzi alti del gasolio per il generatore. La sete per la luce continuerà.
Susanne EM Bardeleben Dar Es Salaam, Settembre 2015
